Per rendere efficace la pubblicità non bastano solo i mezzi, ma una specifica strategia che segue un chiaro e ben studiato obiettivo 


Quando si porta avanti una strategia senza riuscire a ottenere risultati, forse è il caso di fermarsi e capire cos’è che non funziona in quella strategia. Spesso, si arriva a capire che è proprio la strategia che bisogna cambiare. Chi è nel campo pubblicitario ne sa qualcosa.
Soprattutto oggi, nel pieno dell’era social, in cui tanti sono spinti a pensare (erroneamente) che bastino i mezzi o i Reel con effetti speciali a far camminare da sola una campagna pubblicitaria.
Ma è proprio questo l’errore. Perché un mezzo è un mezzo, e come tutti i mezzi bisogna saperli indirizzare verso il giusto obiettivo, e sempre se l’obiettivo è ben centrato.

La comunicazione pubblicitaria social

Ogni giorno si è tempestati da un’elevata quantità di messaggi pubblicitari, un flusso eterogeneo di informazioni persuasive di cui però si fa fatica a notare le differenze strategiche tra una comunicazione e l’altra. In modo particolare sui social (Instagram e Facebook), con l’infinità di Reel strutturalmente quasi tutti uguali, perché sono standard le applicazioni che offrono ai social media. Aziende di ogni tipo, coach di vari settori professionali, influencer, ecc, seguono tutti lo stesso metodo e modo di comunicare, con la sola differenza che il modello di comunicazione di una determinata azienda non può essere lo stesso di un’altra di tutt’altro settore.
E questo è dovuto al fatto che ognuno ha un proprio target di utenti/clienti, il cui modo di aggiornarsi e di recepire informazioni è diverso.
Adottare dunque una strategia, anche utilizzando gli stessi strumenti pubblicitari, come pure quelli social, è dunque fondamentale per emergere nell’infinità dell’omologazione comunicativa di oggi.

I quattro generi pubblicitari

Tutte le pubblicità hanno una componente strategica, la quale è legata principalmente al tipo di messaggio pubblicitario che si vuole lanciare.
Nel decidere poi il tipo di messaggio da far arrivare al pubblico, occorre anche stabilire se esso deve avere una rappresentazione realistica o va costruito su una realtà fittizia.
È per questo motivo che esistono quattro generi di pubblicità: referenziale, mitica, obliqua e sostanziale. Ognuna di esse è legata a una strategia differente.

1. La pubblicità referenziale è la pubblicità della verità, quella che produce spot e annunci realistici. L’obiettivo è ricreare scene di vita quotidiana in cui il consumatore si riconosce e si immedesima in quella specifica situazione.

2. La pubblicità mitica, al contrario di quella referenziale, crea intorno ad un prodotto una situazione stimolando la fantasia. Questa pubblicità inserisce il prodotto all’interno di una storia immaginata con eroi, leggende e simboli.

3. La pubblicità obliqua, invece, ritiene che il senso nello spot è da costruire. È la pubblicità del paradosso che simula l’incongruo e il non immediato, dove colui che guarda il manifesto deve interpretarlo. In questo tipo di pubblicità, la strategia utilizzata è l’ironia.

4. La pubblicità sostanziale, infine, si focalizza solamente sul prodotto di cui si assicura il valore. Vengono messe in risalto le sue virtù per fare della sua caratteristica la vera star.

Detto ciò, saper costruire intorno al proprio prodotto o alla propria azienda la giusta strategia pubblicitaria, non è cosa da tutti. Per questo la migliore scelta da fare è affidarsi a mani esperte.
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