Per quanto complementari, tra marketing e pubblicità la differenza c’è, soprattutto oggi nell’era dell’online in cui tutti hanno visibilità.
Nel corso degli anni il modo di fare pubblicità e marketing è cambiato notevolmente, soprattutto con internet e i social.
Rispetto a un tempo, le aziende che cercano visibilità per sbaragliare la concorrenza, che devono quindi “mettersi in mostra” o “fare più rumore” degli altri, non hanno effettivamente vita facile. Si è legati ancora a quei meccanismi in cui le abitudini dei consumatori erano influenzate dagli spot pubblicitari televisivi.
Pertanto c’è ancora un mondo pubblicitario che cerca di sfruttare gli stessi meccanismi di un tempo, che però ora non funzionano più.
Il modo di fare pubblicità oggi
La TV e la radio sono nate per trasmettere in massa messaggi pubblicitari, e per anni hanno influenzato le scelte di buona parte dei consumatori. Internet invece è il primo mass media a non essere stato inventato esplicitamente per la pubblicità. E la situazione che si vede tutti i giorni online la conosciamo bene.
Chiunque ha acceso a internet, ha un sito web e un profilo social attraverso i quali può far sentire la propria voce, può farsi notare. Milioni di voci e profili diversi, un’infinità di messaggi, immagini e contenuti vari pubblicati, in mezzo ai quali difficile farsi notare davvero.
Nel panorama digitale di oggi diventa quindi chiara la differenza tra fare pubblicità e fare marketing. La pubblicità continua ad essere una tecnica con cui si presenta il proprio prodotto o servizio. Può essere effettuata con i classici cartelloni pubblicitari o, meglio, con i Totem digitali, di cui proprio noi della Francioso comunicazione siamo leader nei centri commerciali della Calabria.
Fare marketing per le imprese
Al contrario della semplice pubblicità, il marketing è il processo di trovare il proprio mercato, le persone per le quali i prodotti e i servizi offerti possono fare la differenza.
Pensiamo alle tante tipologie di campagne pubblicitarie online che possiamo fare – da Facebook e Instagram a YouTube. Hanno tutte lo stesso fine: rendere visibili il più possibile.
Visibilità che il nostro team, che compone il settore della web agency della Francioso comunicazione, sa come garantirla ai clienti. E questo grazie alla capacità di identificare il target di clienti “tipo” e cercare di “colpirli” con il nostro modo di fare pubblicità pianificata e costruttiva.
Ben diversa da chi ancora tende a concentrarsi nello “spargere la voce”, che è un’attività marginale al vero marketing. Cioè un’azione che deve essere l’ultimo passo e non il primo.
Le 5 fasi del marketing
Essendo un’attività più complessa, il marketing, che va a complementare il lavoro più pubblicitario, si articola in cinque fasi:
1) Inventare qualcosa che valga la pena di essere realizzata e quindi raccontata. E soprattutto che faccia decidere quale sia il cambiamento che vogliamo realizzare.
2) Disegnare e progettare il prodotto o servizio in maniera tale che un gruppo di persone ne possa beneficiare e possa affezionarsi. Il primo passo da fare è non cercare subito la massa, ma concentrarsi su quelle persone che ci tengono davvero.
3) Raccontare una storia che coincida con i sogni e le storie delle persone che fanno parte di questo gruppo. E’ in questa fase che si crea un legame che va oltre la semplice utilità del prodotto o servizio. 4) Questa è la fase più eccitante, quella durante cui si parla del prodotto. È in questa quarto passo che entra in gioco la pubblicità che aiuta a farci conoscere.
5) Non smettere mai di farsi sentire. Come? Non abbandonando la pubblicità e il lavoro continuo di affidarsi all’attività del marketing. Quest’ultimo passo viene spesso tralasciato dalle imprese, ma è fondamentale se si vuole portare avanti il cambiamento che si ha in mente per la propria azienda.
Il nostro consiglio di agenzia di pubblicità e comunicazione, è quello di cercare di mantenere sempre il contatto con il proprio mercato, perché aiuta a consolidare il rapporto che si è costruito con il pubblico.
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